Giustaffianco a una puttana.
Griselidis Marcelle Real è morta vent’anni dopo Borges e dunque sarebbe più corretto dire che è lei a riposare accanto a Borges e non viceversa ma d’altra parte secondo me Borges a sapere di passare l’eternità accanto a Griselidis artista pittrice scrittrice e puttana non avrebbe avuto sussulti e avrebbe pensato che poteva andar benissimo. ma interpreto, non so, magari no, chissà. Fatto sta che Luis e Griselidis dormono vicini da sett’anni, da quando hanno deciso di trasferirla là, tra le rimostranze dei borghesi che la scopavano a pagamento quand’era giovane e bella e chissà se Griselidis dormiva coi clienti e che tipo di puttana era, se era una raffinata o alla buona e però la Real inizia perché era separata dal marito e aveva un bel numero di figli e viveva con un americano schizofrenico violento e come artista non guadagnava abbastanza. Sicché diventa puttana. E poiché passare la vita a subire alcuni non vogliono, negli anni ’70 Griselidis Real diventa attivista e cerca di far capire al mondo che esser peripatetiche cioè puttana a volte è una scelta e va rispettata e tutelata e riconosciuta come le altre scelte professionali. Diceva che la prostituzione è un atto rivoluzionario e allevia la sofferenza nel mondo e non negava i lati sordidi ma in quale lavoro non ci sono lati sordidi? Era una puttana consapevole e oggi stiamo tornando spaventosamente indietro, anche perché penso io: